La propoli è un prodotto elaborato dalle api mediante aggiunta di secrezioni salivari, polline e cera, a resine di diverse  specie  vegetali.  La composizione altamente variabile del prodotto, legata all’origine botanica della resina vegetale, è sempre caratterizzata da un elevato contenuto di terpeni, flavonoidi, ed altre sostanze bio-attive.  La propoli infatti, presenta proprietà anti-batteriche, antivirali, anti-micotiche ed immuno-stimolanti e viene attualmente somministrata con successo per il trattamento di diverse patologie, come supporto alle terapie convenzionali o come valida alternativa ad esse, sia nell’ambito della medicina umana che in campo veterinario.

La propoli viene usata in medicina umana con formulazioni liquide e semi-solide, per il trattamento e la prevenzione di diverse alterazioni omeostatiche, come parassitosi (giardiasi), infezioni respiratorie e gastro-enteriche, tartaro e ferite lacero-contuse. In ambito veterinario, l’uso della propoli si è dimostrato spesso risolutivo nel trattamento delle malattie croniche degenerative dell’apparato digerente del cane e del gatto, oggi in progressivo aumento. Con questo articolo desideriamo quindi presentare i successi terapeutici ottenuti con la somministrazione di propoli (diverse formulazioni) nel trattamento dei disordini cronici dell’apparato digerente del cane. Queste patologie, particolarmente frequenti, risultano spesso difficili da diagnosticare e trattare. La propoli, caratterizzata da proprietà antimicrobiche che determinano l’inibizione di numerosi ceppi batterici e germi patogeni intestinali e da una potente azione antinfiammatoria (paragonabile al Prednisolone e all’Acido Acetilsalicilico), può essere usata efficacemente nel trattamento dei disordini cronici dell’apparato digerente.

Cani di diversa età, sesso e razza, con diarrea cronica, con presenza di sangue e muco nelle feci, sono stati trattati con prodotti naturali e fitoterapici (Tabella 2). Tutti i casi esaminati hanno come comune denominatore un’insorgenza dei sintomi in giovane età.  Gli esami emato-biochimici e coprologici risultavano negativi in tutti i soggetti trattati.  Unico rilievo interessante risultava il valore alterato di TLI (trypsin-like-immunoreactivity), Folati e Vit B12 (Cianocobalamina), analiti che indicano in maniera specifica malassorbimento e cattiva digestione. L’ecografia addominale rivelava in tutti i casi: enteropatia cronica di possibile causa infiammatoria, indicata in 4 casi anche dal valore della Proteine C reattiva molto elevato. Tutti i soggetti al momento della prima visita presentavano come sintomatologia diarrea, a volte nausea e vomito, borborigmi, perdita di peso, muco o sangue nelle feci. In 3 soggetti si è potuto notare una marcata lacrimazione e gengivite in assenza di tartaro. La somministrazione di propoli ha avuto inizio solo dopo valutazione dell’inefficacia degli altri trattamenti a cui è stata affiancata.

A fronte delle elevate concentrazioni di additivi alimentari tossici o con elevato potenziale infiammatorio nei mangimi industriali, a tutti i soggetti è stata imposta un’alimentazione casalinga cotta, generalmente mono-proteica composta di carboidrati e fibre provenienti da fonti vegetali naturali o da integratori specifici veterinari. La propoli è stata utilizzata con diverse formulazioni galeniche (estratti liquidi non alcolici, estratto idro-enzimatico o EIE, estratto secco o ES e propoli grezza ridotta in polvere), secondo le necessità del paziente e del proprietario, per periodi non inferiori a 30 giorni. In caso di necessità la somministrazione di propoli è stata ripetuta per 3 mesi non continui, rispettando intervalli di 7 giorni dopo il primo ciclo e 15 giorni dopo il secondo. Non sono mai state identificate reazioni avverse al trattamento. La remissione dei sintomi è stata osservata per tutti i casi descritti, entro i 30 giorni del primo ciclo di trattamento. Tutti i parametri dell’esame emato-biochimico e dell’esame per valutare la funzionalità intestinale, sono rientrati nella norma. L’esame ecografico non ha rivelato alterazioni di carattere infiammatorio ed anche la lacrimazione ed il colore delle mucose gengivali sono rientrati nella norma. La dieta è stata implementata, secondo le abitudini del paziente e del proprietario, dopo circa 2 mesi dall’inizio della terapia. Possiamo quindi concludere che, nelle sue varie formulazioni, la propoli risulta un efficace trattamento coadiuvante o sinergico da affiancare a trattamenti antibiotici classici o a trattamenti omeopatici. Infatti, in tutti i casi trattati, l’uso della propoli sembrerebbe aver portato ad un miglioramento dello stato infiammatorio della mucosa intestinale, nonché gengivale.  

a cura di:

  • Ilaria Magnelli: medico-veterinario libero professionista, Firenze
  • Serena M.R. Tulini: medico-veterinario libero professionista , Latina

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